Oggi, se tutto va come devo andare, sono a Valencia. Ci siamo molto probabilmente svegliati presto e siamo andati un po’ in giro per il Mercato Centrale, per poi proseguire le nostre esplorazioni per gli altri quartieri del centro e all’Oceanografico di Calatrava. Una mini fuga di tre giorni, per iniziare il nuovo anno con aria fresca, sapori nuovi e un calore umano che fa bene al cuore. Domani saremo già di ritorno, ma oggi, il 14 gennaio, sono a Valencia.
Oggi è il compleanno di mamma, così ho pensato di farle gli auguri proprio qui. So che stamani leggerà il blog, come fa sempre prima di andare a lavoro o di mettersi a pulire la stufa, riordinare casa, rincorrere Noa che scappa con le bustine del gatto, programmare pranzo e cena, potare le rose, fare la spesa, leggere un libro giallo o telefonare a zia.
Ho parlato spesso di mamma qui sul blog, ma non credo di essere mai riuscita a raccontarvi com’è veramente. Mamma è una donna modesta, testarda, generosa e altruista, un’appassionata di libri gialli e di rose da giardino, anche se non si può proprio definire un pollice verde (si narra che abbia fatto seccare tutta l’edera di casa dopo una potatura un po’ troppo drastica).
Ha un cuore grande, anche se è una mamma piccina: già a 14 anni ero più alta di lei, ma ho continuato a rifugiarmi nel suo abbraccio in cerca di coccole e protezione. Mamma lavora in una cucina tutti i giorni, ha le mani di una donna che lavora, perché oltre alla cucina si occupa dei lavori di giardinaggio e delle stufe di casa, anche della mia quando non ci sono. Sono segnate dalla fatica e dal tempo, ma sono le mani che fanno le carezze più morbide.
Sono fiera di lei, e non so se gliel’ho mai detto abbastanza. Quindi glielo dico da qui, perché so che mi leggi mamma, e ti dedico una delle tue torte preferite, la torta di rose: buon compleanno mamma!
La torta di rose con mandorle e cacao
In questi ultimi mesi ho finalmente preso confidenza con il lievito madre. L’unico modo per imparare è provare e sbagliare, e poi sbagliare di nuovo e poi riprovare. In questo sono molto brava: ho sfornato pagnotte dure come mattoni e panettoni con la densità di una fruit cake inglese, ma non mi sono arresa. Ho cominciato quindi a fare e rifare ogni ricetta finché non ero soddisfatta. Ora posso dire di avere il mio pane di grano duro, di cui vi parlerò prossimamente, e la mia torta di rose.
Se per il pane sono andata prevalentemente a occhio, per brioche e simili ho cominciato proprio dalla torte di rose che è anche stata, anni fa, il mio primo tentativo andato a buon fine di lievitati dolci con lievito di birra. Ho iniziato prendendo spunto da questa ricetta di Marina.
L’ho fatta quattro volte nel giro di poche settimane, con latte, latte di mandorla, ricotta o mascarpone, e questa è la versione che più mi ha convinta, quella che d’ora in poi rifarò ogni volta che ho voglia di una brioche morbida, di una colazione speciale o che voglio sorprendere mamma con uno dei suoi dolci preferiti.
Oltre che in forma di torta di rose, in uno stampo rotondo, o di plum cake, in uno stampo rettangolare, l’ho cotta anche in stampini monoporzione: il risultato sono piccole brioche a girella al cioccolato, ottime a colazione, a merenda o da infilare in borsa per un attacco di fame improvviso.
Il ripieno questa volta l’ho scelto in base ai gusti di mamma: mandorle e cacao, con zucchero di canna e burro a legare tutto. Ho usato le mandorle Ventura, quelle sgusciate con ancora la pellicina marrone, quelle che sono perfette per i cantuccini di Prato, e le ho tostate velocemente in padella per tirarne fuori l’aroma.
- 150 g di lievito madre
- 100 g di latte
- 1 cucchiaio di latte in polvere*
- 300 g di farina di grano tenero 2
- 100 g di farina manitoba
- 2 uova + 1 tuorlo
- 100 g di zucchero
- 50 g di burro, a temperatura ambiente
- 100 g di ricotta
- Scorza di arancia
- 1 pizzico di sale
- 100 g di mandorle tostate
- 50 g di burro
- 100 g di zucchero di canna
- 2 cucchiai di cacao amaro
- Qualche goccio di latte per la glassatura
- Intiepidisci il latte e scioglici dentro un cucchiaio di latte in polvere. Versa il latte nel lievito madre e poi scioglilo bene con una frusta.
- Aggiungi poi gradualmente la farina, intervallandola con le uova sbattute e la ricotta. Alla fine aggiungi lo zucchero e la scorza grattata dell'arancio. Finisci con il sale.
- Impasta bene per una decina di minuti, a mano o con una planetaria, e alla fine incorpora il burro a temperatura ambiente. Impasta a lungo, finché non è ben omogeneo e il burro è stato completamente incorporato, poi versa il composto su una spianatoia ben infarinata. Con delicatezza appiattiscilo e piegalo in tre. Forma un panetto, mettilo in un contenitore alto e stretto e lascialo lievitare in forno con la lucetta accesa per 2 - 3 ore. Spostalo poi nel ripiano meno freddo del frigo per tutta la notte.
- Togli l'impasto dal frigo e riportalo a temperatura ambiente: a questo punto dovrebbe essere almeno raddoppiato.
- Prepara la farcitura adesso. Tosta le mandorle e frullale con il cacao, il burro e lo zucchero.
- Stendi la pasta con l'aiuto di un po' di farina e forma un rettangolo. Spalma la crema di mandorle, zucchero burro e cacao, poi arrotola l’impasto ben stretto sul lato più lungo. Taglialo in circa 12- 14 girelle, tutta della stessa altezza.
- Fodera di carta da forno uno stampo rotondo di 18 cm e uno stampo da plum cake e sistemaci le girelle dentro, leggermente distanziate.
- Lasciale lievitare ancora per almeno 3 ore: io le ho messe in forno con la lucetta accesa. Quando le rose cominceranno a unirsi, toglile dal forno e scaldalo a 200°C.
- Spennella la torta di rose con un po' di latte e cuocila a 200°C per 20 - 25 minuti, finché non sarà dorata.
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- L’origine della torta di rose risale ai tempi della corte dei Gonzaga. Il dolce fu servito per la prima volta in occasione del matrimonio di Isabella d’Este con il marchese Francesco II. Qui potete leggerne la storia.
- Se volete vedere una torta di rose elegante e curata, quella di Cristina, di Zucchero & Sale, vi lascerà senza parole. È ripiena di crema di castagne – perché non ci ho pensato prima? – e decorata con mandorle in scagliette. La prossima proverò la sua farcitura.
- Altro ripieno che merita è quello di Rossella, con le mele. Come sempre il suo post è una poesia, vi consiglio di perdervi nelle sue foto, nelle sue parole e nella sua ricetta, per una torta di rose con la mela rosa dei Monti Sibillini.
- Per rimanere in tema di ingredienti stagionali manca solo la zucca: ecco allora la torta di rose alla zucca di Laura, farcita con marmellata di mele cotogne.
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